Consulcesi, online corso su ragno violino, punture insetti e morsi serpenti

E’ dedicato a ‘Punture di insetti e morsi di serpenti: il primo soccorso’ il corso Ecm sviluppato da Consulcesi Club per fornire ai professionisti sanitari le competenze necessarie per affrontare in modo tempestivo ed efficace le conseguenze dei morsi e, in generale, delle punture di insetti, sempre più frequenti e potenzialmente gravi. Responsabili scientifici del corso di formazione sono Daniele Manno, istruttore di Remote e Military Life Support, e Marco Materazzo, dottore di ricerca in scienze medico chirurgiche applicate.
Il ragno violino, un piccolo aracnide che si sta diffondendo sempre più in Italia – si legge in una nota – rappresenta un rischio concreto per la salute pubblica. Sebbene nella maggior parte dei casi il suo morso sia innocuo, i sintomi possono evolvere rapidamente in situazioni di emergenza medica. Negli ultimi mesi si
sono moltiplicati i casi di morsi con complicazioni serie, ricorda Consulcesi, evidenziando l’urgenza di formare adeguatamente il personale sanitario su come intervenire prontamente per minimizzare i rischi per i pazienti.
Scientificamente noto come Loxosceles rufescens, il ragno violino non supera i 9 mm di lunghezza del corpo e può raggiungere al massimo i 4-5 cm se si considerano le zampe. Di aspetto poco appariscente, è di colore marrone-giallastro uniforme, caratterizzato da una macchia scura sul prosoma che ricorda la forma di un violino, da cui deriva il suo nome comune. A differenza della maggior parte dei ragni, che hanno 8 occhi, il ragno violino ne ha solo 6, disposti in 3 coppie. Si tratta di una specie notturna che caccia senza l’aiuto di
una ragnatela, tessendo solo pochi fili disordinati negli anfratti che utilizza come rifugi. Durante il giorno, questo ragno timido e poco aggressivo si nasconde in fessure di muri, dietro quadri, infissi, mobili o materiali accumulati in angoli poco frequentati della casa. Gli incontri con l’uomo sono rari e i morsi
avvengono principalmente quando il ragno si rifugia in scarpe o vestiti o viene inavvertitamente schiacciato.
Il suo morso è indolore nell’immediato e i sintomi possono comparire anche diverse ore dopo. In circa 2 terzi dei casi provoca solo un moderato indolenzimento e arrossamento locale, destinati a risolversi spontaneamente. Tuttavia, in un caso su 3 inietta una quantità significativa di veleno citotossico che può causare la sindrome del loxoscelismo. Questa condizione, particolarmente pericolosa per soggetti deboli o debilitati, può portare alla formazione di edemi e ulcere necrotiche che possono perdurare anche per mesi.
Il corso Ecm proposto da Consulcesi Club è una risposta diretta a questo problema sanitario. Durante il corso, i partecipanti apprenderanno come riconoscere i sintomi del morso di ragno violino e le migliori pratiche per un intervento tempestivo. Verranno illustrate le tecniche di primo soccorso, come la pulizia della ferita e la gestione del dolore, e si analizzeranno i protocolli di trattamento medico, incluso l’uso di farmaci analgesici, corticosteroidi e antibiotici. Inoltre, si discuterà del momento appropriato per richiedere il ricovero ospedaliero, in caso di complicazioni.

Considerata la crescente diffusione e la preoccupazione per il ragno violino in Italia, è fondamentale che i professionisti sanitari siano preparati a fronteggiare le conseguenze di questo problema. Il corso di Consulcesi Club rappresenta quindi una risorsa indispensabile per garantire un trattamento efficace e
tempestivo, riducendo al minimo i rischi per i pazienti e contribuendo alla salute pubblica. E’ disponibile una infografica, scaricabile e da stampare per avere un riferimento consultabile in ogni momento.

Massimo Tortorella

Aggressioni in sanità: da Consulcesi Club supporto professionale e formativo per riconoscerle e gestirle in tempo

La guida con consigli pratici degli esperti per riconoscere i segnali di aggressività del paziente e disinnescare il ciclo della violenza. Da Consulcesi Club anche il video con le novità legislative che tutelano i professionisti sanitari
Un’altra estate da incubo per medici e professionisti sanitari: un’escalation di aggressioni segnalate ai loro danni e riportate nelle cronache più recenti. Le ultime due rivolte contro due dottoresse in Puglia: una nel Salento e una nel tarantino; entrambe si sono dimesse per accendere una luce sul tema dell’incolumità dei sanitari durante l’esercizio del proprio lavoro. Professionisti che lavorano spesso anche su doppi turni per supplire alla carenza di personale e rinunciano alle ferie e al riposo, specie nella stagione estiva. La
situazione è talmente grave che il presidente FNOMCeO Filippo Anelli, ha minacciato dimissioni di massa dei medici italiani per protestare contro le aggressioni.
Quello delle aggressioni è un tema caro a Consulcesi Club, da anni è in prima linea con la categoria sanitaria per il diritto a lavorare in sicurezza. Andando incontro alla necessità dei professionisti della salute di conoscere i propri diritti e gli step da percorrere, Consulcesi Club si propone come supporto strategico: non
solo legale, ma anche formativo. In una innovativa versione eBook scaricabile, è stata realizzata una guida redatta in collaborazione con la psichiatra Marina Cannavò, su come gestire il pericolo di aggressioni nei reparti più difficili, come Pronto Soccorso, Medicina d’Urgenza e Psichiatria.

Inoltre, una originale serie video “Dal legalese all’italiano” con un episodio dedicato a come gestire un’aggressione subita da sanitario e gli step legali da affrontare, spiegati in maniera semplice dagli avvocati del network Consulcesi Club.
I numeri delle aggressioni in Italia
Secondo stime recenti, il 40% dei lavoratori in ambito sanitario ha dichiarato di aver subito un’aggressione, con il 9% di essi che ha riportato conseguenze fisiche o psichiche. Le vittime di violenza sono donne nel 71% dei casi. Gli infermieri e gli operatori sociosanitari registrano il maggior numero di infortuni, sia per la
componente femminile (con incidenze rispettivamente del 25% e 31%) che per quella maschile (39% e 19%). Molte delle vittime sono professioniste donne di età compresa tra 51 e 60 anni e lavorano come operatore sociosanitario o infermiere in strutture ospedaliere o in Rsa, prevalentemente in ambito psichiatrico o dell’emergenza/urgenza. Anche gli educatori professionali sono le figure professionali maggiormente oggetto di episodi di violenza. Seguono, con il 29% dei casi, gli operatori sociosanitari delle professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali e, con il 16%, le professioni qualificate nei servizi
personali e assimilati.
La guida Consulcesi per prevenire le aggressioni e gestire situazioni a rischio
La guida di Consulcesi Club “Aggressioni ai Sanitari, come gestire l’emergenza nei reparti difficili” fornisce
una fotografia dettagliata dello stato dell’arte e consigli pratici per la prevenzione nei reparti più a rischio (Pronto Soccorso, Emergenza/Urgenza, Psichiatria) e la gestione del trauma post-aggressione. Per riconoscere e gestire le aggressioni, infatti, è fondamentale formare il personale sanitario sulle tecniche
di de-escalation, comunicazione assertiva e gestione dei conflitti.
Il ciclo dell’aggressività, che va dalla fase del trigger alla crisi e al recupero, deve essere ben compreso per intervenire tempestivamente e con efficacia. Riconoscere i segni prodromici, come la rabbia controllata, gesti minacciosi e posture aggressive, è essenziale per prevenire l’escalation. Durante un’aggressione, è cruciale mantenere la calma, utilizzare tecniche verbali di de-escalation e, se necessario, allontanarsi rapidamente e chiedere aiuto per garantire la sicurezza propria e degli altri presenti.
Curata con il supporto di Marina Cannavò, Medico Psichiatra e Psicoterapeuta, questa guida ed è un complemento indispensabile per chi desidera prepararsi adeguatamente a gestire eventuali situazioni di violenza sul luogo di lavoro.
Il format video “Dal legalese all’italiano: Le aggressioni al personale sanitario”
Oltre alla guida, Consulcesi Club mette a disposizione dei suoi membri la serie video “Dal legalese all’italiano”, un format innovativo che rende accessibili e comprensibili le questioni legali più complesse.
Nell’episodio “Le aggressioni al personale sanitario”, l’avvocato offre una panoramica dettagliata delle norme e delle leggi in vigore, spiegando le tutele penali e risarcitorie disponibili per le vittime. Questo episodio rappresenta un’importante risorsa per i professionisti, che li aiuta comprendere i loro diritti e a sapere come agire in caso di aggressione.
“Il fenomeno delle aggressioni al personale sanitario è in costante crescita, e il legislatore ha risposto con provvedimenti mirati ad ampliare le tutele e inasprire le pene,” spiega il team legale di Consulcesi Club. “Il nostro obiettivo è quello di fornire ai professionisti della sanità gli strumenti necessari per difendersi, sia in
termini legali che pratici, e di assisterli nell’aggiornamento continuo sulle novità legislative e sulle azioni legali da intraprendere.”

Per scaricare la guida contro le aggressioni e vedere l’episodio di “Dal legalese all’italiano” sul sito Consulcesi Club, basterà registrarsi gratuitamente.
Consulcesi Club si conferma quindi come un alleato imprescindibile per tutti i professionisti della sanità, offre un supporto a 360 gradi che combina formazione, informazione, assistenza legale e assicurativa e
tanto altro.
L’offerta di Consulcesi Club
Consulcesi Club offre al sanitario anche supporto legale, tramite il network di avvocati a disposizione degli iscritti e consulenza assicurativa specializzata. Mette inoltre a disposizione tutti gli strumenti per approfondire non solo i temi legati alle aggressioni mediche ma tutte le questioni di stringente attualità
sanitaria, fornendo approfondimenti ritagliati sulle singole professioni sanitarie e specializzazioni mediche.
Inoltre, con oltre 300 corsi FAD presenti in piattaforma in modalità multimediale, interattiva, webinar ed eBook si raggiunge un totale di oltre 1800 crediti ECM nelle collane management, medicina, sicurezza e legale, consultabili su qualsiasi supporto digitale.

Massimo Tortorella

Ecm e assicurazioni, Consulcesi risponde a dubbi operatori sanitari

Le novità contenute nel decreto attuativo della Legge Gelli-Bianco sulla responsabilità professionale degli operatori sanitari, pubblicato in Gazzetta Ufficiale pochi mesi fa, stanno già avendo “un impatto concreto sulle polizze assicurative degli operatori sanitari”. In particolare, “uno degli aspetti più importanti e pressanti per i professionisti” riguarda il “connubio tra formazione continua e copertura assicurativa, in vigore dal triennio Ecm in corso”. Ma questa non è l’unica differenza rispetto al passato, e “non sempre gli operatori sanitari riescono a districarsi tra tutte le novità, fondamentali per la loro professione, contenute nel decreto attuativo della Legge 24/2017”. Lo spiega Consulcesi, network dedicato al sostegno degli operatori sanitari, che con Consulcesi Club interviene in loro soccorso per rispondere a tutti i dubbi sul
tema.
Per aiutare i professionisti sanitari ad arrivare alla scadenza del triennio 2023-2025 e a comprendere meglio i possibili sviluppi futuri – riporta una nota – Consulcesi Club ha organizzato il webinar ‘Legge Gelli e
formazione Ecm: le novità sull’assicurazione dei sanitari’, durante il quale sono state affrontate le questioni principali e sono stati risolti molti dubbi relativi al legame tra aggiornamento continuo e copertura assicurativa, clausole, massimali e tanto altro. Hanno preso parte all’incontro Attilio Steffano (presidente Assimedici e consulente Sanitassicura), Lejla Kapidani (coordinatrice Customer Care Consulcesi Club), Matteo Prete (coordinatore provider Ecm di SanitàInFormazione) e Carolina Limonta (avvocato di Consulcesi Club).
Nel corso del webinar sono stati affrontati i principali aspetti del decreto attuativo della Legge Gelli-Bianco.
In particolare – illustra Consulcesi – sono stati spiegati gli aspetti più impattanti sull’ambito professionale del sanitario, e che a molti potrebbero apparire di difficile interpretazione: dall’assicurazione, che deve coprire la responsabilità contrattuale per danni a terzi causati dal personale e la responsabilità extracontrattuale dei professionisti (inclusi quelli in libera professione), ai massimali minimi che variano da 1 a 5 milioni di euro per sinistro, a seconda del tipo di attività (chirurgica, anestesiologica e così via). La copertura funziona
in modalità ‘claims made’ (che prende in considerazione l’insorgenza del sinistro non legandolo alla commissione del fatto illecito, ma alla ricezione della prima richiesta danni da parte dell’assicurato, denunciata in pendenza di copertura) e include un periodo di ultrattività di 10 anni. Largo spazio è stato dedicato poi alla novità più importante degli ultimi anni, appunto il legame tra formazione continua e copertura assicurativa. A partire dal triennio formativo in corso, infatti, ha applicazione la norma che lega saldamente questi due aspetti: chi, alla scadenza del triennio 2023-2025, non avrà raccolto almeno il 70%
del fabbisogno totale di crediti Ecm non potrà accedere alla copertura assicurativa. Ciò significa che, se un professionista sanitario dovesse risultare inadempiente dal punto di vista formativo, rimarrà scoperto in
caso di contenzioso.
La formazione continua – rimarca Consulcesi – sta dunque diventando, in maniera molto evidente, un aspetto sempre più importante per la professione di ogni operatore sanitario. I professionisti, a loro volta, stanno dimostrando un interesse sempre crescente a questo aspetto e in particolare alla formazione a
distanza (Fad), come dimostrano i dati presentati dall’Associazione formazione nella sanità. Nel triennio 2020-2022 sono stati infatti 56mila gli eventi Fad organizzati, a fronte di 126mila eventi residenziali. Ma se questi ultimi hanno raccolto 2,34 milioni di partecipazioni, la Fad ne ha raccolti più di 10 milioni, segno che sempre più professionisti preferiscono tenersi aggiornati attraverso le possibilità offerte dalle nuove tecnologie.
Per venire incontro alle esigenze e alle preferenze degli operatori sanitari, Consulcesi Club offre loro tutti gli strumenti per approfondire le principali questioni di stringente attualità sanitaria – si legge nella nota – con focus ritagliati sulle singole professioni sanitarie e specializzazioni mediche. Con oltre 300 corsi Fad presenti in piattaforma in modalità multimediale, interattiva, webinar ed eBook, si raggiunge un totale di oltre 1.800 crediti Ecm nelle collane management, medicina, sicurezza e legale, consultabili su qualsiasi supporto
digitale. Nell’offerta rientrano anche strumenti unici e all’avanguardia, come i film formazione e i videoclip formativi.
“Consulcesi Club mette a disposizione dei professionisti sanitari il supporto legale, attraverso un network di avvocati specializzati, un assistente personale dedicato e consulenze assicurative mirate – afferma Simona Gori, responsabile Consulcesi Club – Il networking è un altro punto di forza, grazie alla soluzione ‘Elenco Professionisti Sanitari’ che facilita la connessione tra professionisti affini, favorendo la creazione di nuove collaborazioni. L’iscrizione dà inoltre accesso a una vasta gamma di strumenti per approfondire le tematiche più attuali in ambito sanitario. Questi includono guide, podcast, video, infografiche e articoli
personalizzati per le diverse professioni e specializzazioni mediche. Inoltre, offre risorse utili come tool, calcolatori e moduli scaricabili, oltre a convenzioni per vari aspetti della vita privata e personale”. Per ulteriori dettagli sul corso e le modalità di iscrizione, visitare il sito di Consulcesi Club.

Massimo Tortorella

Salute, da Consulcesi un film e un corso per capire i bisogni degli adolescenti

Disponibile online il corto ‘Dolores’ e l’Ecm ‘Adolescenza online: Dal
cyberbullismo alla web-dipendenza’ Molto spesso interagire con le nuove generazioni non è facile ed è per questo che può risultare fondamentale rivolgersi a professionisti sanitari che possono cogliere, attraverso un dialogo profondo e costruttivo con il nucleo familiare e il ruolo di sostegno che hanno nella cura della salute fisica e mentale dei loro pazienti, anche i più piccoli segnali d’allarme, in modo da attivare percorsi di assistenza e recupero
che possono evitare situazioni complesse e, a volte, distruttive. Per aiutare i professionisti sanitari nello svolgimento di questo difficile ma fondamentale ruolo, Consulcesi Club mette a disposizione il film formazione ‘Dolores’ e il corso Ecm (in formato eBook) ‘Adolescenza online: Dal cyberbullismo alla web-
dipendenza’. Due strumenti utilissimi, spiega Consulcesi in una nota, per approfondire i motivi di fragilità degli adolescenti e capire dove si cela un disturbo e riconoscerne i sintomi.
Gli eventi dell’ultimo mese sono casi estremi, ma ciò non significa che il disagio alla base di questa tragedia sia isolato. Secondo quanto riporta la relazione esposta dalla presidente della Società italiana psichiatria (Sip), Liliana Dell’Osso, disturbi d’ansia e depressione insorgono sotto i 14 anni nel 34,6% dei casi e nel
48,4% prima della maggiore età. Queste problematiche, se non trattate correttamente e in tempo, possono portare i giovani che ne sono affetti a conseguenze gravissime, come forme di dipendenza o anche il
suicidio. Quest’ultimo, in particolare, rappresenta la seconda causa di decesso tra i 10 e i 24 anni e la nona per i bambini tra i 5 e gli 11 anni.
Il cortometraggio ‘Dolores’, diretto da Diletta Di Nicolantonio e disponibile sulla piattaforma Consulcesi Club, esplora il tema della depressione e dell’auto-isolamento giovanile causati da bullismo e cyberbullismo, aggravati dalla mancanza di supporto familiare. La storia segue Dolores, una studentessa
timida, emarginata e vittima di bullismo, che sprofonda nella depressione. La regista utilizza una chiave cinematografica onirica e surreale per evidenziare la gravità di queste situazioni, sottolineando l’importanza del supporto di scuola e famiglia per prevenire esiti tragici. Il film, prodotto dalla Regione Lazio, mira a
creare una maggiore consapevolezza su un fenomeno drammaticamente attuale. L’obiettivo del corto è sensibilizzare famiglie, scuola e media a non restare in silenzio di fronte ai soprusi e alle ingiustizie.
Insomma, a parlare e chiedere aiuto. Bullismo e cyberbullismo, infatti, possono avere effetti devastanti su giovani e adolescenti.
Il corso di formazione ‘Adolescenza online: Dal cyberbullismo alla web-dipendenza’ – ispirato proprio al film ‘Dolores’ e disponibile in formato eBook (dal valore di 3 crediti Ecm) – affronta le problematiche legate all’uso delle nuove tecnologie da parte degli adolescenti, come la dipendenza da Internet e il cyberbullismo.
Si rivolge a educatori e professionisti sanitari, in particolare psicologi, per aiutarli a comprendere e trattare i nuovi disturbi e comportamenti manifestati dai giovani, migliorando le loro competenze nell’interpretazione dei sintomi e nella somministrazione di terapie adeguate. Il corso intende fornire gli
strumenti necessari ad entrare in contatto con le nuove generazioni di adolescenti, a comprenderne il modo pensare e interpretare la realtà, a fornirgli l’aiuto necessario tramite la corretta interpretazione dei loro sintomi e l’offerta di terapie mirate per la cura e il sostegno dei pazienti e dei nuclei familiari a cui
appartengono.
Per guardare ‘Dolores’ e accedere al corso ‘Adolescenza online: Dal cyberbullismo alla web-dipendenza’ è sufficiente attivare la Prova gratuita, grazie alla quale si avrà accesso anche a tutti gli altri film formazione, gli eBook e i videoclip formativi. Con oltre 300 corsi Fad presenti in piattaforma in modalità multimediale, interattiva, webinar ed eBook si raggiunge un totale di oltre 1.800 crediti Ecm nelle collane management, medicina, sicurezza e legale, consultabili su qualsiasi supporto digitale. Consulcesi Club offre, inoltre, ai professionisti sanitari tutti gli strumenti per approfondire le principali questioni di stringente attualità sanitaria, fornendo approfondimenti in vari formati (guide, podcast, video, infografiche, articoli) ritagliati sulle singole professioni sanitarie e specializzazioni mediche.
A questo si aggiunge un corredo di risorse (tool, calcolatori e moduli editabili da scaricare) e convenzioni per ogni ambito della vita privata e personale. Il professionista accede anche a supporto legale, tramite il network di avvocati a disposizione degli iscritti e consulenza assicurativa specializzata. Senza tralasciare l’importanza del networking, che con la soluzione Elenco professionisti sanitari permette al singolo di incrociare professionalità compatibili con la propria e creare nuove sinergie.

Massimo Tortorella

Sanità, da Consulcesi aggiornamento smart da fare sotto l’ombrellone

Oltre il 70% dei professionisti sanitari si dedica alla propria formazione obbligatoria durante il tempo libero: pur se compresa nei doveri professionali, infatti, difficilmente si riesce ad effettuarla durante l’orario di lavoro. Nonostante questo, l’aggiornamento continuo non deve essere un sacrificio e le vacanze estive possono rivelarsi un periodo molto utile per portare a termine i 50 crediti Ecm del 2024. Per questo motivo, Consulcesi Club consiglia 5 eBook formativi del suo catalogo, scaricabili e di facile consultazione, che porteranno i professionisti sanitari a raggiungere i propri crediti senza dover rinunciare al riposo estivo.
Basterà scaricarli dalla piattaforma Club, portarli con sé e leggerli sotto l’ombrellone; poi, quando si avrà modo, si potrà effettuare il test di conferma delle conoscenze per ottenere i crediti direttamente sul sito Cogeaps.
Dalla pandemia in poi – riferisce una nota – la fruizione della formazione per i professionisti sanitari è cambiata radicalmente. I formati ‘smart’ si sono fatti largo nelle vite lavorative di professionisti che desiderano sempre più dedicare tempo di qualità al proprio aggiornamento, senza rinunciare alla loro vita
personale. Già nel triennio formativo 2020-2022, secondo i dati di Formazione nella Sanità, si è registrato un vero e proprio boom della modalità di fruizione a distanza (Fad) dei corsi formativi, quintuplicata rispetto ai due trienni precedenti.
Sono state 10 milioni le partecipazioni ad eventi Fad a fronte di circa 56 mila corsi erogati. In confronto – si legge – gli eventi residenziali sono stati 126.600 con un totale di partecipazioni che si attesta a 2 milioni e 340 mila. “I professionisti hanno bisogno di una qualità della vita per mettere in pratica qualità nel lavoro –
dichiara il presidente Cogeaps, Roberto Monaco – I turni di lavoro sono massacranti e ci sono sempre meno professionisti nel Sistema Sanitario nazionale, il tempo per la formazione deve essere gestito con
attenzione”.
Consulcesi Club si è mossa per restare al passo con le esigenze dei professionisti della Salute – dettaglia la nota – integrando il suo catalogo corsi con modelli di formazione digitali in vari formati: film formazione, interattivo, multimediale, simulazione, eBook e webinar. Il formato eBook, tra questi, permette di portare l’aggiornamento con sé su smartphone, tablet e pc; consultare a più riprese il contenuto formativo e, quando si è pronti, di effettuare il test in totale autonomia. Conseguire i 50 Ecm dell’anno in estate non è mai stato così facile.

I 5 eBook selezionati da Consulcesi Club spaziano tra tematiche diverse con contenuti di alto rilievo medico-scientifico. 1. Guida pratica al Covid-19 per le professioni sanitarie – 27 Ecm; con un nuovo aumento estivo dei casi di Covid-19, questo corso realizzato in partnership con Simedet fornisce linee guida e protocolli per un approccio multidisciplinare e multi-professionale alla gestione dei nuovi casi; 2. Antistress teoria e pratica – 6 Ecm: il corso fornisce le competenze tecnico-pratiche per gestire lo stress, riconoscerne le
tipologie ed elaborare una strategia di gestione a lungo termine; 3. Anuptafobia, la paura di rimanere soli –10,5 Ecm: tra i più grandi timori del nostro secolo, questo corso affronta l’anuptafobia con approccio psicologico volto al riconoscere i sintomi e operare un trattamento.
E ancora: 4. Antiaging diagnostica e strategie alimentari e integrative – 4 Ecm; il corso fornisce gli strumenti di diagnostica dell’aging e le strategie alimentari e integrative per gestire la problematica. 5. Sorridere alla vita: la terapia del sorriso nei contesti di cura – 3 Ecm. In questo corso si affronta il tema spinoso della gestione del paziente, che spesso passa proprio da un trattamento umano e comprensivo, volto alla positività.

Massimo Tortorella

L’intelligenza artificiale a sostegno della medicina personalizzata

Tra le aree di applicazione dell’intelligenza artificiale c’è anche quella della medicina, che nei prossimi anni subirà notevoli cambiamenti. Secondo i dati emersi dalla ricerca dell’Osservatorio Life Science Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con Alleanza Malattie Rare, Apmarr, Fand, FederAsma e Onconauti il 65% dei pazienti infatti utilizzerebbe una terapia digitale proposta dal medico curante, in particolare se consentisse di migliorare lo stile di vita e lo stato di salute (77%) e avere maggior consapevolezza della propria patologia (72%). Si valuta che entro 5 anni l’IA rivoluzionerà la medicina personalizzata. Già oggi – spiega lo studio – ci sono strumenti digitali per il monitoraggio a domicilio del paziente, come sensori, app per la salute e real-world data, entro breve ci sarà l’IA applicata alla medicina personalizzata e le cosiddette terapie digitali (DTx), “soluzioni digitali validate clinicamente per integrare o sostituire le terapie tradizionali, per cui in Italia non esiste ancora una normativa di riferimento”.
Le terapie digitali – Circa la metà dei medici specialisti coinvolti nella ricerca grazie a Consulcesi Homnya, Amd, Ame, Fadoi e Simfer, e dei medici di medicina generale, coinvolti grazie alla Fimmg, sarebbe disposta a prescrivere una terapia digitale se ne avesse la possibilità, soprattutto se certi che il paziente possegga le
competenze digitali per un corretto utilizzo (72% dei medici specialisti e 69% dei Mmg). Tra i principali benefici riconosciuti dai medici specialisti, emerge la possibilità di avere a disposizione un maggior numero di dati a supporto sia della ricerca clinica (68%) che per prendere decisioni (65%). A livello internazionale
l’Osservatorio Life Science ha censito 93 terapie digitali già presenti: il 37% nella psichiatria, il 14% nell’endocrinologia, il 10% nella reumatologia e il 10% nell’oncologia. È di circa 500 euro il prezzo medio di un trattamento di 90 giorni. Dall’analisi emerge inoltre che per le imprese pharma, biotech e medtech “le
barriere a investire nel digitale sono soprattutto la difficoltà di quantificare i benefici derivanti dagli investimenti e mancanza di competenze digitali”.

Massimo Tortorella

Consulcesi lancia ‘Club infermieri’, supporto concreto digitale e smart

Supportare gli infermieri a pianificare e organizzare al meglio, e con maggiore serenità, la propria vita professionale, senza dimenticare quella privata, con una soluzione personalizzata, digitale e Smart. È la soluzione ‘Club infermieri’ messa a punto da Consulcesi. Dalla carenza di personale alla mancanza di
organizzazione e ai turni logoranti, dal carico di responsabilità agli stipendi ancora sotto la media Ue fino al conseguente stress psico-fisico – si legge in una nota – sono ancora tante le questioni irrisolte che oggi le professioni infermieristiche devono affrontare, in un contesto nazionale che, da una parte, vede un gap di oltre 60 mila unità (Rapporto Crea Sanità) e, dall’altra, certifica che quella degli infermieri è la categoria sanitaria più esposta a rischi sul lavoro (Rapporto Inail 2023). Con gli investimenti del Pnrr è stato finalmente messo in atto quel procedimento di centralizzazione del territorio e dell’assistenza di prossimità che da anni si richiedeva. L’infermiere dovrà svolgere un ruolo fondamentale nella gestione dell’iter assistenziale del paziente, sia nelle Case di comunità che fuori, integrandosi sempre più nei team multidisciplinari. Si tratta di un’occasione tangibile per trasformare la professione infermieristica,
investendo nella specializzazione e nelle nuove competenze.
“Responsabilità, connessione e gestione sono le parole chiave del cambiamento, ma anche le linee guida che hanno portato Consulcesi al lancio di Club Infermieri – illustra Simona Gori, responsabile Consulcesi Club – una soluzione concreta, pratica e smart, anche nel prezzo, che pone al centro una categoria professionale che rappresenta la spina dorsale del nostro Servizio sanitario nazionale”. Si tratta di “una piattaforma digitale, semplice e funzionale, nata proprio con l’obiettivo di supportare gli infermieri a pianificare e organizzare al meglio, e con maggiore serenità, la propria vita professionale, senza dimenticare quella privata”.
Come? “Attraverso un set di servizi pensati per loro – aggiunge Gori – Dalla possibilità di informarsi e aggiornarsi costantemente e in modo semplice e veloce grazie a contenuti innovativi – quali guide, podcast, video, infografiche ed e-book – consultabili e scaricabili in ogni momento, alle risorse pratiche e funzionali tool, calcolatori e moduli facsimile – per affrontare e risolvere agilmente e tempestivamente ogni esigenza concreta, professionale e personale”.
E per sentirsi più sicuri al lavoro Club Infermieri mette a disposizione la Polizza Tutela Legale con la migliore assistenza e difesa, sia stragiudiziale che giudiziale, con la garanzia di rimborso delle spese legali, peritali e processuali. Una protezione a 360 gradi, sicura e conveniente, con massimale annuo illimitato, nessun anticipo o franchigia e copertura dalla data del sinistro. Per offrire, invece, un supporto alla valorizzazione della professione infermieristica, c’è ‘Elenco professionisti sanitari’, il servizio che consente di pubblicare la
propria scheda professionale per aumentare la propria visibilità online, condividere competenze ed esperienza con i colleghi e in ottica interdisciplinare. Uno strumento attraverso il quale è possibile intercettare nuove opportunità professionali. Club Infermieri – conclude la nota – non trascura il work-life balance, esplorando aspetti più propriamente legati alla sfera privata con l’obiettivo di offrire soluzioni economicamente vantaggiose. Grazie a
convenzioni esclusive, gli infermieri hanno a disposizione oltre 12 mila codici sconto e coupon per acquisti online convenienti in più di 700 negozi dei più svariati brand: moda, elettronica e informatica, voli, hotel e viaggi, cibo e vino, farmacia e molto altro. In più, convenzioni e vantaggi ad hoc per l’energia elettrica e il gas per la casa e lo studio e per il noleggio auto e veicoli commerciali. Un universo di promozioni per supportare concretamente la vita di una categoria professionale fondamentale per l’intero sistema salute.

Massimo Tortorella

Liberia, prima scuola per i bambini di Fahn Jack grazie a due ong

Alle bambine e ai bambini della remota comunità di Fahn Jack in Liberia era quasi negato l’accesso all’istruzione primaria. Sei miglia al giorno (quasi 10 km) da percorrere a piedi per raggiungere la scuola più vicina scoraggiavano la maggior parte degli abitanti locali, che presentavano infatti un tasso di assenteismo scolastico altissimo.
Street Child Italia e Fondazione Consulcesi sono pertanto orgogliose di annunciare l’inaugurazione della prima scuola nella comunità di Fahn Jack, grazie al progetto “Una scuola in Liberia” che rappresenta un
passo fondamentale verso il miglioramento dell’istruzione per i bambini e il futuro della Liberia.
Il nuovo edificio scolastico offre ben tre aule, un ufficio, un magazzino, una fontana d’acqua e tre bagni. La scuola è situata vicino alla città di Kakata, più precisamente nella comunità di Fahn Jack, circa un’ora dalla capitale Monrovia. Questa comunità rurale non ha mai ricevuto i fondi necessari per costruire un edificio scolastico nel proprio territorio, per questo motivo l’intervento di Street Child Italia e Fondazione Consulcesi è stato fondamentale.
“In un mondo in cui ancora troppi bambini sono privati del diritto all’istruzione, la collaborazione è fondamentale: Street Child Italia e Fondazione Consulcesi dimostrano con questo progetto che è possibile fare la differenza, unendo le forze e mettendo al centro i bisogni dei bambini”, ha commentato Roberta
Giassetti, Direttrice di Street Child Italia. “Siamo convinti che ancor più del contrasto alla povertà, il sostegno all’educazione sia un investimento sul
futuro, capace di cambiare un popolo dalle radici e piantare i semi della democrazia e della pace” ha commentato Simone Colombati, Presidente della Fondazione Consulcesi.
Dalle 10 di oggi, gli abitanti di Fahn Jack e dei villaggi vicini hanno iniziato ad arrivare. Tra loro, molti bambini in età scolare, genitori e anziani, tutti uniti dall’entusiasmo per questa nuova opportunità educativa. All’arrivo degli ospiti di Street Child e del Ministro dell’Istruzione della Liberia, i bambini erano
già impegnati in sessioni di apprendimento.
Intorno al cortile della scuola, i genitori hanno celebrato il progetto con canti e strumenti tradizionali. La presenza di più di settanta bambini in età scolare e di numerosi residenti ha reso l’evento ancora più speciale. Un insegnante ha evidenziato che molti bambini che non frequentavano la scuola nei villaggi vicini
si iscriveranno nel prossimo anno accademico. La cerimonia ufficiale è iniziata con la consegna delle chiavi della scuola: Andrew G. Tehmeh Direttore dei Lavori di costruzione Street Child Of Liberia ha consegnato formalmente l’edificio al Rappresentante dell’Istruzione della Contea di Margibi Gayflor Mulbah. Mulbah ha poi consegnato le strutture all’autorità locale, rappresentata dal Capo Generale del Villaggio, che infine le ha affidate al capo della comunità di Fahn Jack.
A gennaio 2024, Street Child of Liberia ha iniziato la costruzione di un edificio scolastico con tre aule e uno spazio per ufficio, grazie al finanziamento della Fondazione Consulcesi. All’inizio del progetto è seguita una intensa attività di sgombero del sito, rimozione di massi e piante, scavi e completamento della
sovrastruttura. La squadra di Street Child of Liberia ha effettuato visite settimanali di monitoraggio e supervisione della costruzione, coinvolgendo attivamente i membri della comunità nella fornitura di materiali locali. Nel frattempo, gli insegnanti hanno iniziato la formazione con la metodologia “Teaching at the Right Level”, che si concentra sui bisogni specifici di apprendimento dei bambini.
Un’interessante opportunità è nata durante il progetto: il governo tedesco ha finanziato le “soft activities” (trasporto e istruzione degli insegnanti, consegna di school kits) delle scuole costruite in Liberia dal network globale di Street Child. Ciò ha permesso alla Fondazione Consulcesi di concentrarsi sulle “hard activities”
(costruzione dell’edificio scolastico e servizi sanitari). Questo contributo ha avuto un impatto significativo non solo per gli studenti ma anche per l’intera comunità.

Massimo Tortorella

Vermocane, ricci, tracine e meduse, un corso su pericoli e rimedi

Dal vermocane ai ricci di mare, dalle meduse alle spugne, le acque del mar Mediterraneo ospitano una vasta gamma di nuovi organismi che possono provocare reazioni avverse o addirittura avvelenamento. Il nostro mare muta a causa il cambiamento climatico e con esso i suoi abitanti. Quindi, prima ancora dei pazienti, è fondamentale che i medici e tutti gli operatori sanitari siano immediatamente aggiornati sui nuovi pericoli che arrivano dai fondali marini. Per questo motivo sulla piattaforma Consulcesi Club è disponibile il corso multimediale “Animali e organismi marini: pericoli e rimedi”, obiettivo: fornire un aggiornamento puntale ed esaustivo sulle tecniche di primo soccorso indispensabili per intervenire nei casi di intossicazione o trauma causati dal vermocane e dagli altri animali marini diffusi nel Mediterraneo. Il
corso di educazione continua in medicina è rivolto a medici, infermieri e tutti i professionisti sanitari.
All’interno del corso – riporta una nota – si trovano utili raccomandazioni su come comportarsi, a cura di Daniele Manno, istruttore di Remote e Military Life Support) e del professor Giuseppe Petrella, Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Queste le indicazioni principali sui pericoli al mare: se ci si imbatte in un vermocane, il cui veleno provoca bruciore, eritema, prurito e intorpidimento, occorre rimuovere setole infisse nella cute, applicare aceto, ammoniaca o soluzioni di bicarbonato, anestetici locali, cortisonici e antibiotici. Nel caso della medusa, il veleno provoca dolore urente, eritema diffuso e possibile edema. Le
cose da non fare: sciacquare con acqua dolce, grattare, coprire con ghiaccio, esporre la pelle al sole e applicare creme cortisoniche. Al contrario, occorre sciacquare con acqua di mare, rimuovere nematocisti e filamenti con il dorso di un coltello, usare aceto da cucina, usare cloruro di alluminio, usare rocce o sabbia calde (le tossine delle meduse sono termolabili).
Le spine del riccio di mare possono provocare noduli, edema, scleroderma. In tal caso il trattamento prevede impacchi di aceto, immersione nell’aceto, intervento chirurgico (in casi estremi) se i frammenti di spina sono infissi profondamente, inoltre è suggerita l’antitetanica. E ancora: la puntura di tracina causa
dolore che può durare per giorni, possibili convulsioni e sincopi, eritema, edema ed ecchimosi multiple. Il trattamento – spiegano da Consulcesi Club – consiste nell’applicare cloruro di alluminio, suggerite copertura antibiotica e profilassi antitetanica. “È importante che anche i professionisti sanitari siano preparati e
sempre aggiornati per affrontare al meglio queste sfide con competenza e sicurezza, sia che si tratti di prestare pronto soccorso dopo una puntura di medusa o di diagnosticare e trattare un avvelenamento da tossine marine – commenta Daniele Manno, istruttore di Remote e Military Life Support nel nuovo corso Consulcesi – Inoltre, i professionisti della salute devono essere in grado di comunicare in maniera chiara le raccomandazioni su come comportarsi nei diversi scenari ai pazienti che si preparano a partire per le vacanze. Solo così possiamo godere appieno delle meraviglie del Mediterraneo, in tutta sicurezza”.

Massimo Tortorella

Legali Consulcesi: “Più azioni su emergenza clima”

“Le sempre più numerose azioni legali portate avanti dai cittadini, per chiedere ad Istituzioni pubbliche e private risposte e prese di responsabilità per l’emergenza climatica in corso, stanno contribuendo a rafforzare la consapevolezza del diritto a vivere in un ambiente ‘pulito, sano e sostenibile’. Un diritto riconosciuto come universale dalle Nazioni unite ma ancora troppo spesso negato, anche in Italia”. È la riflessione, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente 2024, dei legali Consulcesi, network internazionale impegnato nella tutela dei diritti dei cittadini, che sta portando avanti l’azione collettiva Aria
pulita.
Secondo gli ultimi dati contenuti nel Global Climate Litigation Report: 2023 dell’Unep (il programma per l’ambiente delle Nazioni unite) negli ultimi 5 anni il numero di azioni legali in materia di giustizia climatica è più che raddoppiato, passando da 884 nel 2017 a 2.180 nel 2022. Come emerge ancora dal rapporto – si
legge in una nota – le corti internazionali si dimostrano sempre più a sostegno della protezione dell’ambiente e della salute umana, riconoscendo il legame tra la violazione di diritti fondamentali e la mancata o insufficiente azione degli Stati nel contrastare la crisi ambientale e climatica.
“Sempre più istituzioni giudiziarie, basti pensare alle due recenti pronunce della Cedu e del Tribunale del Mare – osserva Bruno Borin, a capo del team legale di Consulcesi – confermano che gli Stati, in quanto garanti dei diritti umani fondamentali – come il diritto alla vita, alla salute, a un ambiente sano e a un clima sicuro – hanno la responsabilità di agire. Di fronte agli allarmanti dati sulle problematiche ambientali – dall’inquinamento dell’aria al riscaldamento globale fino ai più recenti eventi climatici estremi – è lecito e doveroso da parte dei cittadini chiedersi, e chiedere ai giudici, se le politiche nazionali applicate siano
realmente efficaci nel raggiungere gli obiettivi climatici stabiliti”.
Consulcesi, “attraverso l’azione collettiva Aria pulita – aggiunge Borin – ribadisce la necessità di fare di più per ripristinare l’ambiente a partire dall’inquinamento atmosferico. Lo smog, infatti, rappresenta un’emergenza sanitaria e ambientale che ogni anno solo in Italia causa 80mila decessi prematuri all’anno,
oltre che aggravare patologie e pesare sulla spesa sanitaria pubblica. Milioni di cittadini in Italia hanno respirato e continuano a respirare ‘aria avvelenata’, vedendosi negato il diritto a vivere in un ambiente salubre”, sottolinea il legale Consulcesi ricordando le due storiche sentenze (del 10/11/2020 e del
12/05/2022) della Corte di Giustizia Europea. Attraverso queste, la Corte Ue ha richiamato e poi condannato l’Italia per aver superato i limiti stabiliti per Pm10 e NO2 nell’aria dalla Direttiva 2008/50/CE (recepita nel Decreto legislativo n.155/2010).
Per dare voce alla preoccupazione dei cittadini – ricorda la nota – il team di legali Consulcesi ha deciso di avviare un’azione collettiva denominata Aria pulita, volta a chiedere un risarcimento e più tutele per la salute di tutti. In totale, sono circa 40 milioni i cittadini costretti a respirare aria malsana e potenzialmente
dannosa per la salute e che, per questo, possono richiedere un risarcimento allo Stato e alle Regioni, aderendo ad Aria Pulita. Partecipando all’azione collettiva si avrà quindi, non solo, la possibilità di ottenere un risarcimento equo per la violazione del diritto a vivere in un ambiente salubre, ma anche di prendere in
mano la salute propria e quella dei propri cari. Per aderire basta dimostrare, attraverso un certificato storico di residenza, di aver risieduto tra il 2008 e il 2018 in uno o più dei territori coinvolti. Per scoprire se e come partecipare all’azione legale, Consulcesi mette a disposizione il sito aria-pulita.it.

Massimo Tortorella