Fase 2: consulti online, medici a rischio sanzioni

Consigli da Consulcesi per tutelare i dati dei pazienti 

App, messaggi e videochiamate piacciono a medici e pazienti, creano un rapporto diretto, riducono i tempi d’attesa e cancellano la burocrazia: la prova è arrivata durante la quarantena con un’impennata di webinar, consulti telefonici e online. “Ma attenzione, senza le dovute cautele, si può compromettere un bene prezioso, il cui valore è ancora sottovalutato, i dati personali e sanitari del paziente”. A lanciare l’allarme è Consulcesi, network legale che tutela gli operatori sanitari. 

“Il rischio per i professionisti sanitari è molto alto perché sono i depositari dei dati sensibili che secondo il Regolamento generale per la protezione dei dati GPDR sono sottoposti a tutela particolarmente severa. In caso di errato trattamento, le sanzioni potrebbero arrivare fino 20 milioni di euro o, se superiore, fino al 4% del fatturato globale”, chiarisce Ciro Galiano, avvocato consulente di Consulcesi ed esperto in privacy e digitale. 

Consulcesi offre alcuni consigli che i professionisti possono seguire per tutelare la privacy dei pazienti: se il medico ha introdotto nuovi sistemi di comunicazione, prima di utilizzarli deve applicare una nuova informativa per la tutela dei dati e aggiornare i documenti relativi alla gestione della privacy e del consenso informato. Verificare se i software informatici utilizzati sono a norma, nonché controllare il sistema di protezione antivirus e dei programmi, ma soprattutto accertare l’adeguatezza della documentazione rilasciata al cliente. Il network propone inoltre l’utilizzo di app di messaggistica istantanea dedicate. Infine, sarebbe buona prassi che i medici che vogliano utilizzare i social media facciano attenzione nel dare consigli tramite social, che abbiano una gestione attenta delle opzioni di privacy delle piattaforme e ne leggano attentamente i termini contrattuali”. 

Medici di famiglia: “Guardia alta, basta poco per tornare indietro”

“Anche se oggi l’opinione pubblica ha una percezione del virus più serena che nelle scorse settimane, il nostro invito è a tenere alta la guardia. Per la fase due servono cautele massime. Basta pochissimo per ritrovarsi nuovamente in condizioni critiche ed è per questo che voglio ringraziare quanti sono al fianco dei medici di medicina generale donando preziosissimi dispositivi di protezione individuale, garanzia di salute anche dei cittadini”. Lo sottolinea Silvestro Scotti, segretario nazionale Federazione italiana dei medici di medicina generale, commentando la donazione di 6.000 mascherine del tipo Ffp2 da parte di Consulcesi. 

“Le mascherine saranno immediatamente distribuite sul territorio, in modo particolare in alcuni studi a maggior rischio, e serviranno ad incrementare le scorte acquistate grazie alla campagna ‘Aiutaci a proteggere il tuo amico di famiglia’”, conclude Scotti.